Si è pensato di raccogliere fondi da destinare al reparto di Pediatria degli Ospedali Riuniti di Foggia al fine di sostenere i bambini che sono ospiti (non li vogliamo considerare degenti o ricoverati).
La presentazione del progetto avverrà ufficialmente giorno 18 novembre 2015 a Foggia presso la sala Mazza presso il Museo civico alle ore …
Auspichiamo, ovviamente, una numerosa partecipazione e soprattutto un concreto supporto economico da parte di chiunque avesse voglia di condividere con noi e con i bambini il progetto.
Come ogni nostra iniziativa, il progetto sarà sempre trasparente con indicazione sulle pagine del nostro sito web degli importi raccolti e di ciò che viene destinato al reparto di Pediatria.
Al termine del progetto pubblicheremo i risultati e i dati della nostra raccolta fondi.
ll progetto si articola in un viaggio da Foggia a Livorno, con conseguente sbarco a Tangeri in Marocco, attraverso Marrakech, Bojodou, Dajla, nel deserto del Sahara.
Cinquemila chilometri attraverso Mauritania e Senegal sino alla Guinea Bissau, per portare “idealmente” in maniera diretta, i fondi raccolti per la costruzione di un asilo all’interno della casa di accoglienza Bambaran.
Ma come nato il progetto?
“Una sera – spiega Giulio Loporchìo – amici appena rientrati dalla Guinea Bissau, mi hanno mostrato delle foto: erano le immagini dell’orfanotrofio di Bambaran. Vedere i volti di quei bambini, la loro realtà così distante dal mio quotidiano mi suscitò immediatamente un pensiero: unire alla mia passione per i viaggi in moto la solidarietà. E così ha immaginato un viaggio che oltre a fargli percorrere tanta strada, avrebbe potuto “aprire una strada”, affinché altri con la sua stessa passione potessero sostenere questa iniziativa e magari, in futuro, intraprenderne altre simili. “Questa idea mi girava vorticosamente nella testa – evidenzia Giulio – e quella sera stessa ne ho parlato con Paolo, da sempre mio compagno di viaggio, che l’ha condivisa con Io stesso entusiasmo che provavo io. Subito abbiamo pensato ad un’immagine che potesse rappresentare quell’idea: l’Africa racchiusa in una mano, un percorso, un omino in moto e una scritta: ‘Bikers for Iife’, così nato il nostro logo”.
Un progetto che per ha necessariamente bisogno della collaborazione di altre persone e associazioni. “Prima di tutto Solidaunia – sottolineano i due protagonisti – soprattutto l’aiuto di tutti coloro che con la loro offerta contribuiranno a raccogliere l’importo necessario per la costruzione della struttura.
Di seguito una galleria di foto del progetto e più giù la relativa rassegna stampa.